Una casa a basso impatto ambientale? Ecco come fare
Non c’è niente da fare: il clima è affar nostro. Ce lo ha detto la COP21, ce lo ripetono in continuazione scienziati, esperti da ogni parte del mondo, persino Papa Francesco ci ha ricordato che “il clima è un bene comune”. Ed è un affare che dobbiamo “sbrigare” ancor prima di mettere il naso fuori di casa.
Basti pensare che gli edifici italiani sono tra i più energivori in Europa: l’80% delle nostre case ha più di 40 anni ed è stato costruito senza quegli accorgimenti e quelle tecnologie che oggi consentono di ottenere una certificazione energetica di classe A (fonte: studio EURAC 2014). Non solo: se a preoccuparci sono spesso le emissioni provenienti dal trasporto su strada – diminuite quasi del 60% dal 1990 al 2013 – dovremmo prestare altrettanta attenzione a quelle provenienti dal settore residenziale, che nello stesso periodo hanno visto un incremento del 9,4% (fonte Ispra). Come consumatori e cittadini quale contributo ci viene richiesto per invertire questa tendenza? Non certo soffrire il freddo o il caldo, ma sostituire impianti obsoleti con soluzioni innovative che combinino comfort a migliori prestazioni energetiche.
Ma tra la pletora di scelte disponibili, orientarsi non è facile. Per questo i cittadini hanno bisogno di professionisti esperti, in grado di capire e proporre le soluzioni più adatte alle specifiche esigenze. MCE – Mostra Convegno Expocomfort, la fiera leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, è il luogo che più di altri mette in mostra queste soluzioni.. Dal 15 al 18 marzo sarà alla Fiera di Milano, aperta agli operatori del settore e con le tecnologie più avanzate per coniugare comfort e efficienza energetica su tutti gli ambiti dell’abitare: Caldo, Freddo, Acqua ed Energie rinnovabili.
Ecco dunque esempi di alcune soluzioni che sarà possibile trovare in Fiera e che possono entrare anche nelle nostre case per renderle più sostenibili:
- RISCALDAMENTO
A MCE 2016 le aziende esporranno un’ampia gamma di opportunità tecnologiche differenti e integrabili per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, con la garanzia di alti rendimenti e di una gestione intelligente dell’energia.
- RAFFRESCAMENTO
A MCE 2016 quindi a disposizione degli esperti, ampio spazio ad impianti di condizionamento,
refrigerazione, ventilazione e, in generale, allo stato dell’arte della climatizzazione a ciclo annuale e della catena del freddo, da parte delle più importanti realtà italiane e internazionali.
- ENERGIE RINNOVABILI
Gli impianti solari termici, che sfruttano l’energia del sole per produrre acqua calda per uso sanitario, hanno mediamente un tempo di payback di 1.5 / 2 anni. Il costo dell’impianto dipende dal tipo di collettore installato, ma un impianto di 4mq, ideale per una famiglia di 3 persone, permette di evitare l’emissione di oltre 1500 kg di CO2 l’anno e riesce a coprire circa il 70% del fabbisogno medio di acqua.
Un impianto solare fotovoltaico, invece, sfrutta la radiazione solare per produrre energia elettrica. Prevede un investimento minimo di 6.000 €, che può salire fino a 18.000 € per impianti con moduli a film sottile. Dato il costo elevato ha un tempo di payback più lungo, di 6/7 anni.
A MCE 2016 i professionisti troveranno gli impianti e i componenti più innovativi nel settore della generazione distribuita da fonti rinnovabili, tra cui anche soluzioni per il micro-eolico e sistemi di micro-cogenerazione.
- ACQUA
Tra le soluzioni orientate ad una riduzione del consumo idrico domestico, c’è sicuramente la rubinetteria digitale: dispositivi in grado di programmare erogazione, portata, miscelazione e temperatura dell’acqua in base alle esigenze, garantendo il massimo dell’efficienza nel consumo di acqua.
Si può ridurre il consumo idrico domestico del 10% anche sostituendo un vecchio sciacquone con un modello dotato di doppio tasto. Con questa scelta si può risparmiare fino a 26.000 litri d’acqua l’anno: basti pensare che lo scarico del WC è responsabile di oltre il 30% dell’acqua consumata in casa e che ogni volta che spingiamo il pulsante dello sciacquone se ne vanno circa 12 litri d’acqua.
FONTE: WWW.ILSOSTENIBILE.IT